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Cosa è un Anti Jammer?
Un jammer è un disturbatore di frequenza, comunemente detto inibitore. Specifichiamo, innanzitutto, che si tratta di una tecnologia nata per scopi esclusivamente militari. Oggi, purtroppo, questo tipo di dispositivi è facilmente reperibile, in particolar modo attraverso il web, ma si tratta di prodotti in vendita illegalmente, poiché l’utilizzo civile del jammer non è permesso. Nella comunità europea, infatti, non è ammesso bloccare né la ricezione è né l’emissione di segnali GSM. Va specificato, inoltre, che i jammer non dispongono del marchio CE. Di conseguenza non solo ne è vietato l’utilizzo, ma in realtà essi non potrebbero proprio circolare nell’UE e tantomeno, quindi, essere commercializzati.
Dicevamo che si tratta di un disturbatore di frequenza: cosa significa in termini pratici? Tutti i dispositivi wireless che utilizziamo, comunicano attraverso determinate frequenze. Questo vale anche per l’antifurto per la casa, composto, come sappiamo, da diversi elementi. I sensori individuano gli intrusi e ne comunicano la presenza alla centrale, ma, se la frequenza di comunicazione tra i due viene disturbata o interrotta, il sensore, pur rilevando l’intrusione, non riuscirà a comunicarla alla centrale, rendendo quindi il sistema d’allarme del tutto inutile. Per questo motivo i jammer sono molto in voga tra i topi d’appartamento.
Ne esistono di vari tipi, da quelli tascabili a quelli tanto grandi da aver bisogno di un supporto. Essi si differenziano anche per le frequenze che riescono ad inibire: esistono infatti quelli efficaci su una singola frequenza, e quelli a banda larga, in grado di inibire due o più frequenze. Naturalmente, uno spettro più ampio corrisponde ad una maggiore efficacia e, di conseguenza, ad un rischio maggiore di manomissione dell’antifurto.
Come evitare questo problema?
Molti consigliano l’adozione di un impianto filare o integrato. Ma non sempre questa soluzione è adottabile. Un impianto filare, infatti, è più complicato da installare, prevede una predisposizione dell’impianto elettrico e, spesso, è molto più costoso di quello wireless, quindi non alla portata di tutti.
Ma non disperate, una soluzione alternativa esiste, e si chiama anti jammer. Come il nome suggerisce, l’anti jammer serve a bloccare l’azione dei tanto temuti jammer, ma in che modo? Questo tipo di sensore rileva il malfunzionamento, ovvero l’impossibilità di comunicazione, leggendolo come un segnale di pericolo. Per questo motivo, se il disturbo non si interrompe immediatamente, il sensore anti jammer comunicherà l’allarme alla centrale, che provvederà, attraverso un combinatore telefonico o un altro sistema precedentemente installato, a contattare la vigilanza o le forze dell’ordine.
Appendice
Anche la legislazione italiana, come quella europea, vieta ai civili l’utilizzo di dispositivi jammer. Nello specifico, uso ed installazione sono sanzionati dagli articoli 340, 617 e 617bis del Codice Penale. In particolare, gli articoli 617 e 617 bis si riferiscono rispettivamente, a cognizione, interruzione o impedimento di comunicazioni altrui, ed all’installazione di apparecchiature atte a impedire o ad intercettare comunicazioni altrui. L’articolo 340, invece, si riferisce all’interruzione di un servizio pubblico o di pubblica utilità.