I termini più usati negli impianti di allarme per la casa

Allarme Casa 

la Guida alle Parole più Utilizzate 

 

ANTI JAMMER

Sensore antisabotaggio del sistema d’allarme. Ha la specifica funzione di contrastare l’attacco dell’antifurto attraverso l’utilizzo di specifici dispositivi detti jammer.

AUTOALIMENTATO

Componente dotato di batteria. Quest’ultima viene costantemente alimentata, in modo che possa entrare in funzione, e quindi far funzionare il sistema d’allarme, anche in caso di blackout.

BARRIERE

Sensore composto da due elementi, una trasmittente ed una ricevente che capta il segnale della prima. La comunicazione tra i due elementi crea, appunto, una barriera invisibile. Questo perché, nel momento in cui qualcuno o qualcosa dovesse provare ad attraversare il campo di comunicazione, quest’ultima si interromperebbe, facendo scattare l’allarme.

CENTRALE ANTIFURTO

La centrale, detta comunemente centralina, è il fulcro dell’antifurto. È un vero e proprio cervello del sistema, al quale sono collegati tutti gli altri elementi che lo compongono. L’utente comunica con la centrale attraverso tastierini, chiavi o tessere. Utilizzando questo cervello è possibile attivare o disattivare l’antifurto e controllare le diverse zone di copertura. I sensori, una volta rilevata un’intrusione, inviano l’allarme alla centrale, che a sua volta fa scattare le sirene e gli altri segnalatori.

IMPIANTO FILARE

Impianto di allarme installato attraverso l’utilizzo di cavi. È importante predisporre l’impianto elettrico o verificare che esso supporti un antifurto filare. I cavi in questione sono infatti differenti da quelli elettrici, comportando una certa attenzione nell’istallazione. Un impianto d’allarme filare è solitamente più costoso e difficile da installare, ma viene ritenuto più sicuro. Il solo tentativo di tagliare i cavi, infatti, fa scattare l’allarme. Un antifurto può anche essere costituito da un insieme di elementi filari e wireless.

JAMMER 

Dispositivo utilizzato illegalmente per il sabotaggio di sistemi di comunicazione e d’allarme. Nello specifico un jammer emette delle onde radio, posizionandosi sulle stesse frequenze del dispositivo che intende sabotare, creando così un’interferenza che impedirà la comunicazione tra le componenti del suddetto dispositivo. Nel caso di un antifurto per la casa, le frequenze utilizzate sono 433,92 e 868 MHz.

LENTE DI FRESNEL

Grazie alla sua particolare struttura basata su una serie di elementi concentrici, detti anelli di Fresnel, questo tipo di lente permette una notevole riduzione dell’ingombro di spazio. Nata per i fari da navigazione, essa ha poi trovato impiego, nel corso del tempo, in molti altri settori, fino ad arrivare anche a quello della sicurezza. Sono proprio le lenti di Fresnel quelle utilizzate dai sensori PIR. Esse permettono al rilevatore di avere un campo visivo che si estende tra i 90° e i 110 gradi.

MICROONDE

Insieme ai PIR le microonde costituiscono una delle due principali tecnologie utilizzate per il funzionamento dei sensori. Emettendo una serie di onde, infatti i sensori che utilizzano questa tecnologia creano un vero e proprio campo elettromagnetico che riempie l’ambiente. Un eventuale intruso creerà inevitabilmente uno spostamento e quindi una modifica che del campo creato dal sensore, che farà di conseguenza scattare l’allarme.

PET IMMUNE

Vengono definiti pet immune, in base alla tecnologia che li caratterizza, quei sensori in grado di distinguere gli animali di casa da eventuali intrusi, lasciando i nostri amici a quattro zampe liberi di muoversi anche quando l’impianto d’allarme è attivo. Nel linguaggio comune si dice che questi sensori vengano tarati in base al peso dei nostri animali. In realtà essi possono funzionare in diverse modalità. È possibile, ad esempio, che la tenda a infrarossi creata dal sensore venga tagliata alla loro altezza, in modo che il sistema non rilevi la presenza del gatto o del cane ma rilevi comunque quella di una persona. Un altro sistema su cui si basa il funzionamento dei sensori pet immune è la differenza di temperatura. L’uomo ha infatti una temperatura corporea diversa da quella degli animali, quindi il sensore può essere tarato in modo da non rilevare le variazioni di temperatura di un determinato range.

PERIMETRALE

Insieme o singolo componente dell’impianto di antifurto posto a controllo del perimetro dell’edificio. Possono essere definiti perimetrali, ad esempio, i sensori per porte e finestre. Per un controllo ottimale il sistema perimetrale va sempre combinato con quello volumetrico.

PIR

Acronimo di passive infrared. Si riferisce alla tecnologia utilizzata da alcuni componenti dell’antifurto per la casa, in particolar modo i sensori. Il significato di infrarosso è “sotto il rosso”. La definizione dipende dal fatto che, tra tutti i colori esistenti, il rosso è quello visibile con una frequenza elettromagnetica più bassa. La radiazione infrarossa è quindi una radiazione con una banda di frequenza inferiore a quella della luce visibile, anche se maggiore di quella delle onde radio. La cosiddetta banda infrarossa corrisponde ad una lunghezza d’onda compresa tra 700 nm ed 1 mm. Ogni oggetto che sia caratterizzato da una temperatura superiore allo zero assoluto emette spontaneamente radiazioni in questa banda. Gli elementi che si avvalgono di tecnologia pir, quindi, ricevono tutte queste radiazioni, e sono passivi nel senso che non emettono energia propria. Molti sensori per antifurto utilizzano i pir, acquisendo per estensione la definizione di PIR o quella di PID, che sta per passive infrared detector. Questo tipo di sensori viene definito di movimento, poiché atto a rilevare l’eventuale presenza di un elemento esterno all’interno di un ambiente. Il sensore in realtà non rileva propriamente il movimento. Il meccanismo si basa sul fatto che, una volta inserito in una stanza, il sensore ne rileva l’energia, e quindi la temperatura. Nel momento in cui qualcuno o qualcosa inizia a muoversi all’interno della stessa stanza, inevitabilmente va a modificare, in maniera piuttosto brusca, la temperatura che il sensore aveva registrato. È questo cambiamento che fa scattare il sensore, che reagirà allarmando la centralina.

RILEVATORE DI MOVIMENTO

Il sensore, o rilevatore di movimento, è uno dei principali componenti di un antifurto. Si tratta dell’occhio del sistema, quello che rileva eventuali intrusioni e le segnala alla centrale. Può essere da interno o da esterno e funzionare grazie a differenti tecnologie, come quella a infrarossi o quella a microonde. Ne esistono svariati tipi, da scegliere in base alle necessità dell’utente. Un sistema d’allarme efficace si avvale di più sensori, in modo da poter tenere sotto controllo ogni area della casa o dello spazio in cui il sistema viene installato. I sensori possono essere perimetrali o volumetrici, ed esistono, inoltre, sensori specifici per particolari aree o elementi, come porte e finestre.

COMBINATORE TELEFONICO

Collega l’antifurto alla linea telefonica. In questo modo, allo scattare del sistema, invia messaggi d’allarme attraverso il telefono ad un istituto di sorveglianza, alle forze dell’ordine o a contatti personali in base alle impostazioni. Può essere integrato nell’antifurto o aggiunto in un secondo momento.

SIRENA

Componente dell’impianto di antifurto che segnala l’allarme. Essa viene attivata dalla centrale una volta che questa, a sua volta, ha ricevuto l’allarme da uno o più sensori. La sirena può essere da interno o da esterno. Quella da interno allerta i presenti e, soprattutto, ha lo scopo di disorientare gli intrusi. Quella da esterno ha invece lo scopo di segnalare l’intrusione a chi si trova al di fuori. Le sirene classiche utilizzano segnali sia sonori che visivi. Esse sono spesso collegate a combinatori telefonici, che amplificano l’allarme collegandosi automaticamente alle forze dell’ordine o ad istituti di vigilanza.

VOLUMETRICO

Si dice volumetrico l’elemento atto al controllo di uno spazio, ad esempio una stanza, un garage o un giardino. I sensori volumetrici possono essere da interno o da esterno, e funzionare grazie all’apporto di diverse tecnologie.

WIRELESS

Sistema che si avvale della tecnologia senza fili. Esso può essere installato facilmente, senza l’utilizzo di cavi, e può anche essere spostato in caso, ad esempio, di trasferimento. Un altro vantaggio di un sistema wireless è il costo più contenuto rispetto ad un impianto filare. Un sistema d’allarme per la casa può anche prevedere la combinazione di elementi filari e wireless.

Furti in casa: le raccomandazioni dei Carabinieri

I furti in casa sono episodi molto spiacevoli per chi li subisce.

Non si tratta solo di un danno economico, ma anche del veder turbata la propria privacy, della terribile sensazione di essere violati in casa propria, non riuscendo più a sentirsi sicuri in nessun posto. Ci sono diversi accorgimenti per prevenire il fenomeno e, sul sito del Ministero della Difesa, è possibile trovare un elenco di consigli in merito fornito dai Carabinieri.

Non stupisce, sul podio dei primi tre di questo elenco, la presenza di un suggerimento fondamentale: installate dei dispositivi antifurto.

Un dispositivo d’allarme è infatti efficace per svariati motivi. Innanzitutto funge da deterrente, poiché i ladri tendono a preferire obiettivi facili. Questo significa che, notando sirene e altri elementi di un antifurto installati sulla vostra casa, ne sceglieranno un’altra non protetta. L’antifurto può inoltre avvisarvi che sta avvenendo un’intrusione, sia in presenza, poiché il sistema si attiva ed emette segnali quando rileva un intruso (con la sirena che inizia a suonare ad esempio), ma anche a distanza, poiché i sistemi di nuova generazione sono controllabili attraverso smartphone ed altri dispositivi in qualunque posto vi troviate. Ultima funzione – ma non per importanza – un sistema d’allarme segnala un’intrusione non soltanto al padrone di casa, ma anche ai numeri di riferimento e, soprattutto, ad istituti di vigilanza e Forze dell’Ordine.

Scarica qui il Modulo per collegare l’antifurto casa al Pronto Intervento dei Carabinieri Arma dei Carabinieri - Home

 

Se ancora non avete scelto il vostro antifurto date un’occhiata al nostro negozio: non rimarrete di certo delusi, grazie alla presenza di sensori, sirene e kit per ogni tasca ed ogni esigenza. Se non siete particolarmente esperti del settore e non sapete cosa scegliere, sul nostro blog troverete consigli e descrizioni di ogni elemento di un sistema d’allarme, in modo che chiunque possa essere in grado di comporre il proprio antifurto.

Naturalmente l’antifurto per la casa non è l’unico accorgimento consigliato dai Carabineiri. Alcuni dei consigli forniti sono molto semplici, eppure spesso ce ne dimentichiamo.

  • Per esempio: cosa vi diceva sempre la mamma? Non aprire agli sconosciuti! Ed aveva ragione: quando sentite il campanello, è bene controllare sempre lo spioncino o il videocitofono prima di aprire.
  • Lasciate la chiave di riserva sotto al vaso accanto alla porta, perché aspettate che l’uomo dei vostri sogni la usi per entrare e farvi una sorpresa? Beh, a meno che non viviate in un film romantico vi sconsigliamo di farlo: il principe azzurro invece delle rose potrebbe farvi trovare i cassetti tutti aperti e vuoti.
furti in casa

furti in casa

  • Quando andate fuori per lunghi periodi non ditelo proprio a tutti. Qualche anno fa la villa di Piquet e Shakira è stata svaligiata. Il periodo scelto era perfetto per i ladri, poiché lui era in ritiro con la Spagna, lei in tournèe in Germania. Certo, capiamo la tentazione di pubblicare le foto sui social, ma se non siete calciatori della Nazionale o cantanti pop internazionali si potrebbero evitare almeno gli annunci con squillo di trombe.

Alcuni accorgimenti, come dicevamo, sono molto semplici, come per esempio ricordarsi di chiudere il portone d’accesso al palazzo, o conservare oggetti e documenti importanti in cassaforte o comunque in un luogo sicuro. Un altro consiglio che potrebbe sembrare banale ma non lo è affatto, è quello di evitare di attaccare targhette alle chiavi. Nel malaugurato caso in cui vi scippassero la borsa, per esempio, dovreste rifare i documenti, ricomprare il cellulare e recuperare la rubrica… tante cose, affatto simpatiche certo. Ma se in borsa avevate anche le chiavi con la targhetta “Maria Rossi, via Donizetti 35, piano rialzato (la porta rossa a destra)”, dovrete rifare anche tutte le serrature di casa: ancora peggio no?

L’elenco comprende poi un gran numero di consigli, dall’adozione di grate, porte blindate ed altri strumenti di sicurezza passiva all’illuminazione giusta, passando per il messaggio della segreteria e la duplicazione delle chiavi. Qui potrete leggere il testo nella sua interezza, magari dopo che avrete scelto i sensori WallMall più adatti alle vostre esigenze.

 

L’opportunità per gli installatori: WallMall per la ripresa

Il mondo del lavoro sta subendo una forte crisi a causa del Coronavirus. Questo naturalmente riguarda anche il settore degli installatori, per un duplice motivo: da una parte le restrizioni e le chiusure imposte dal Governo per far fronte alla pandemia, dall’altra il comprensibile timore degli utenti, che preferiscono spesso evitare di farsi fare lavori in casa per non dover ospitare estranei.

In questa fase in cui il dramma del Covid19 pare avviarsi verso una risoluzione, e gli utenti sono stimolati all’acquisto grazie alla proroga della validità dei bonus per la ristrutturazione della casa e l’acquisto dell’antifurto, WallMall ha deciso di schierarsi al fianco degli installatori.

È infatti in partenza un nuovo progetto, attraverso il quale WallMall si impegna a supportare gli installatori e tutti i professionisti del settore attraverso un grosso investimento. Il progetto ha due scopi fondamentali: offrire una vetrina sul web agli operatori di tutta Italia, e contribuire alla nascita di nuove figure professionali qualificate.

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Gli installatori presenti sul mercato nazionale avranno infatti a disposizione una vetrina online nella quale offrire i propri servizi. Sul sito WallMall, inoltre, l’utente troverà l’elenco degli installatori della propria zona, potendo così scegliere se acquistare solamente i prodotti o anche il servizio di installazione offerto da un professionista della nostra rete.

Coloro che invece hanno competenze specifiche ma non fanno ancora parte del mercato, riceveranno la formazione ed i consigli necessari per la nascita della loro azienda. Successivamente, una volta concluso il percorso, anche queste nuove figure professionali saranno incluse nella rete nazionale degli installatori WallMall.

La selezione verrà effettuata attraverso un colloquio conoscitivo con i responsabili WallMall e la valutazione della popolosità della zona di riferimento.

La data di inizio del progetto sarà comunicata a breve sul sito WallMall: non perderti le nostre news!

sirena allarme casa

Sirena Allarme: quale scegliere e dove posizionarla

Sirena Allarme

Come scegliere la Sirena Allarme?

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La sirena allarme esterna è il primo segnale che indica che la casa è protetta, e che quindi funge da deterrente per i malintenzionati. Possono essere filari o wireless ma, per una maggiore sicurezza, anche le sirene filari sono dotate di batteria. In questo modo continueranno a funzionare anche in caso di manomissioni, taglio dei cavi o mancanza di corrente elettrica. Una cosa importante da considerare è la collocazione.

Le sirene vanno posizionate in un punto strategico, scelto in modo che il dispositivo sia visibile ma difficilmente raggiungibile, affinché sia difficilmente sabotabile. Come abbiamo accennato, anche le sirene allarme esterne, come i sensori, potrebbero essere soggette a tentativi di manomissione. Oggi però esistono una serie di accessori mirati a proteggere il dispositivo.

Sempre più diffuse sono, innanzitutto, le sirene allarme antischiuma. Questo perché, per lungo tempo, la schiuma è stata il principale strumento utilizzato per inibire il funzionamento delle sirene d’allarme. Esistono inoltre in delle coperture di vari spessori in policarbonato, ma anche in acciaio inox antiperforazione, realizzate in modo da non poter essere strappate, aperte o asportate. Bisogna ricordare poi che queste sirene, essendo posizionate all’esterno, vanno protette anche dagli agenti atmosferici, come pioggia, vento o neve.

Tipi di Sirena Allarme Esterna

WallMall ti offre sirene allarme polivalenti, utilizzabili sia all’esterno che all’interno, oltre ad un’ampia gamma di sirene allarme da esterno wireless, tra cui anche modelli autoalimentati e ad energia solare. Quest’ultima tipologia è pensata per fornire la soluzione ad un problema che tantissimi utenti si pongono nella scelta della sirena: come sopperire alla mancanza di una presa all’esterno dell’abitazione? Le nostre sirene ad energia solare sono corredate di un piccolo pannello fotovoltaico integrato, in modo da potersi alimentare autonomamente. Per il funzionamento ottimale di questo dispositivo, ti consigliamo di posizionarlo, ove possibile, in modo che sia esposto a sud. Con un’esposizione alla luce solare di circa 5 o 6 ore riuscirai ad ottenere una carica completa.

Curiosità

Da tempo sono reperibili in commercio le cosiddette sirene civetta. Esse sono così definite perché dovrebbero servire essenzialmente da deterrente per i malintenzionati, facendo loro credere di trovarsi in presenza di un antifurto, anche se, in realtà, queste sirene funzionano in autonomia, senza essere collegate a nulla.

sirena allarme casa

Le sirene allarme da interno possono essere filari o wireless. Rispetto a quelle da esterno, esse presentano il vantaggio di essere ovviamente più discrete, e quindi meno fastidiose per il vicinato. Di certo all’interno della propria casa si è liberi di posizionare la sirena nel punto che si preferisce, ma sarebbe meglio, comunque, seguire alcuni accorgimenti.

Dove Posizionare la Sirena Allarme?

Una cosa molto importante, ad esempio, è evitare di posizionare la sirena allarme nei pressi della centralina. Se vi state chiedendo il perché sarete subito accontentati. Un potenziale ladro o aggressore che entra in casa, andrà per prima cosa a cercare la sirena per tentare di manometterla ed agire indisturbato. Poiché essa emette un segnale acustico, non sarà ovviamente difficile da trovare. Posizionando quindi la sirena nelle vicinanze della centralina, l’intruso riuscirà ad individuare – e quindi a manomettere o almeno a tentare di farlo – entrambe.

Manomettere la centralina, però significherebbe rendere inefficace l’intero sistema d’allarme, compresi sensori, combinatori telefonici ecc. In sintesi, affiancare la sirena da interno alla centralina, comporterebbe il rischio di rendere inutili tutti i sistemi di protezione. Scopo della sirena allarme interna è quello di stordire gli intrusi, rendendo la loro presenza nella nostra casa molto poco agevole, in modo da spingerli a cambiare obiettivo. Questo significa che le sirene da interno non sostituiscono, ma fanno da complemento alle sirene da esterno. Lo scopo di queste ultime, infatti, è quello di segnalare l’intrusione a terzi, in modo da poter ricevere soccorsi. 

Sirena Allarme: Normativa Livello Sonoro e Disturbo


suono sirena allarme

Il rumore generato e il fastidio che potrebbe arrecare una sirena allarme esterna non vanno sottovalutati. Cosa significa? Bisogna tener presente che le sirene allarme da esterno emettono un segnale sia sonoro che luminoso.

Il segnale sonoro funge da deterrente e da avviso, il segnale visivo ha lo scopo di far individuare tempestivamente il luogo in cui è avvenuta l’effrazione, dalle forze dell’ordine ma anche da vicini o vigilanti.

Per poter essere visibile, la luce emessa dalle sirene è di un colore particolarmente acceso, di solito rosso o arancione.

Il segnale sonoro però, per poter essere efficace è piuttosto forte oltre che continuo, infatti si ripete finché non viene disattivato. La cosa potrebbe risultare fastidiosa per i vicini, soprattutto nelle ore notturne.

Poiché il disturbo della quiete pubblica è penalmente perseguibile, questa è una cosa alla quale prestare molta attenzione, perché potrebbe causare seri problemi al proprietario dell’abitazione sulla quale è installata la sirena.

L’articolo 659 del Codice Penale, relativo appunto al disturbo della quiete pubblica, cita testualmente: ovvero abusando di strumenti sonori o di segnalazioni acustiche.

Questo significa che anche chi provoca rumori eccessivi per garantire la propria sicurezza è perseguibile in tal senso. Nell’impostare il segnale sonoro della sirena, vanno inoltre tenuti in conto eventuali regolamenti locali, come ad esempio quelli condominiali.

brown panel door near roll up gate

Aziende italiane produttrici di telecomandi per cancelli

FAAC

Giuseppe Manini fonda la Faac nel 1965 a Zola Predosa. L’imprenditore edile ebbe un’intuizione dopo aver notato che nessuno scendeva dall’auto per chiudere i cancelli condominiali, che, di conseguenza, rimanevano sempre aperti. Manini creò così il 750 interrato, ovvero il primo sistema di movimentazione automatica per cancelli. Il 750 fu creato in maniera artigianale, sfruttando la tecnologia oleodinamica e la catena di distribuzione. Successivamente nacquero prima il 400, a battente esterno, e poi, con l’evolversi della tecnologia, le prime schede elettroniche a microprocessore.

Nelle mani di Manini e di suo figlio Michelangelo, l’azienda si espande in maniera costante, prima in Europa, poi in tutto il mondo, grazie anche all’acquisizione di altre società. Nel 2011 nasce il FAAC Group, con filiali in 16 Paesi e oltre 1000 dipendenti, con un fatturato di 210 milioni di €. Alla morte di Michelangelo Manini avvenuta nel 2012, questi lascia il gruppo all’Arcidiocesi di Bologna per il 66%, ed al gruppo francese Somfy per la restante parte. Dopo una serie controversie legali dovute alle pretese avanzate da supposti parenti, nel 2014 il Tribunale di Bologna assegna la società alla Curia di Bologna. Quest’ultima dedicherà i proventi dell’azienda a progetti contro il disagio sociale.

Nel frattempo le acquisizioni continuano e, nel 2020, è la volta della TIBA Parking Systems. Si tratta di un’azienda con 130 dipendenti e 60.000.000€ di fatturato, il che rende questa acquisizione la più impegnativa del gruppo italiano.

La FAAC è stata sponsor dell’Andrea Moda Formula e del Bologna calcio. Negli anni ’80, inoltre, inizia a ricorrere agli spot televisivi. Tra questi molti ricordano quello del leone. Lo spot mostrava il felino accucciato davanti al cancello di ingresso di una villa.

Sito Web: www.faac.it

BFT

Ideare soluzioni tecnologiche innovative per offrire importanti strumenti professionali agli installatori e maggiore indipendenza all’utente finale. È questa la mission di BFT. Nata a Thiene (Vicenza) nel 1981 come azienda metalmeccanica, la BFT è l’azienda della famiglia Bonollo, tanto che l’acronimo sta proprio per Bonollo Francesco Thiene.

Come la Faac, anche la BFT è nata come azienda familiare per poi crescere in maniera esponenziale, attraverso acquisizioni di altre aziende e l’espansione all’estero, partendo dalla produzione di prodotti di uso domestico, per poi arrivare a prodotti pensati per le aziende e gli enti pubblici.

Nel 2004 BFT entra a far parte del famoso gruppo SOMFY, e nel 2015 amplia i propri criteri produttivi, tanto da cambiare il motto societario, che diventa Be Ahead, cioè avanti, nel futuro. Questo significa appunto che l’azienda si impegna a produrre soluzioni che migliorino la vita sia degli installatori che di chi le utilizza.

Forte di importanti certificazioni per i propri prodotti, la BFT collabora spesso alla realizzazione anche di progetti di Building e Urban, come il parcheggio genovese riservato alle auto elettriche realizzato nel 2019.

BFT ha sponsorizzato l’Aprilia Racing Team, il motomondiale Superbike ed anche il campionato Junior di Ducati Superbike Team.

Sito Web: www.bft.it

CAME

Nata nel 1972 per mano di Paolo Menuzzo, l’azienda cresce progressivamente nel corso degli anni, inglobando altre aziende ed aprendo filiali all’estero, in particolar modo grazie ad Andrea Menuzzo, figlio di Paolo, che nel 2005 diventa parte attiva dell’azienda nonché amministratore delegato. I settori di produzione sono quelli della domotica e dell’automazione degli edifici, sia domestici che pubblici e industriali, così come per gli ambienti urbani. Came è stata Partner Tecnologico di Expo Milano 2015.

Nel 2005 l’azienda ha acquisito la squadra di fusa Dosson Calcio a 5, portandola in serie A2, collezionando così premi importanti.

Sito Web: www.came.it

ELVOX

Dal 1954 Elvox è un’azienda leader nei settori della telefonia, delle automazioni, della videocitofonia e della videosorveglianza. L’azienda possiede due filiali italiane a Torino e Milano, e una rete di vendita e di assistenza tecnica che si estende lungo tutto lo Stivale. Nella sede di Campodarsego, inaugurata nel 2004, ha sede il reparto Ricerca e Sviluppo, con più di 30 ingegneri.

L’azienda è presente in oltre 60 Paesi, ed è attiva sia nel settore civile che in quello industriale. L’innovazione ha una grande importanza per la Elvox. La mission è infatti quella di produrre soluzioni al passo con l’evoluzione della tecnologia, che siano però ricche di funzioni ma semplici da installare e da utilizzare. I prodotti Elvox devono quindi avere valore soprattutto per l’utente finale, e questo principio vale anche per il settore delle automazioni per cancelli e garage.

Sito Web: www.elvox.it

FADINI

Fadini nasce a Cerea, in provincia di Verona, negli anni ’60. Presente in più di 50 Paesi, l’azienda si occupa di automatismi per cancelli per uso sia civile che industriale.

Come nel caso della FAAC, l’azienda è stata tra le prime a puntare sul settore degli apricancelli realizzati attraverso l’oleodinamica. Successivamente Fadini ha puntato, prima delle altre, su un microprocessore che controllasse tutte le funzioni dell’automatismo, e sull’impiego delle schede elettroniche con tecnologia SMT.

Sito Web: www.fadini.it

BENINCÀ

ACROSS DESIGN, ACROSS THE WORLD testimonia più che mai la promessa che ci siamo fatti tanti anni fa: la mia anima commerciale con la profonda passione per il prodotto di mio fratello Aldo.

Queste sono le parole di Luigi Benincà, fondatore, insieme proprio al fratello Aldo, dell’azienda omonima. Partita da un sistema di produzione artigianale, Benincà ha seguito con costanza l’evolversi della tecnologia, arrivando ad una industrializzazione della produzione che non ha, però, sacrificato la cura per i dettagli. Efficacia ed efficienza caratterizzano le tecniche di lavorazione, che si concludono con un prodotto finale i cui tratti distintivi sono qualità e affidabilità.

Nel 2003 nasce la prima filiale estera, fino a giungere allo scenario attuale che vede l’azienda presente in 110 Paesi del mondo, con ben 11 filiali distribuite tra Europa, America ed India. Benincà punta a diffondere la propria italianità nel mondo, attraverso il costante studio delle esigenze dei diversi mercati di riferimento, combinato con il lavoro sul territorio e, soprattutto, un approccio orientato alle esigenze del cliente.

Sito Web: www.beninca.com

CARDIN

Cardin nasce nel 1974, dimostrando sin da subito valori quali il rispetto per i dipendenti e per l’ambiente. Nel 2011 l’azienda è entrata a far parte del Gruppo Riello Elettronica. Cardin ha visto l’entrata nel gruppo non come una perdita di identità, ma come un’occasione per confrontarsi con altre realtà dello stesso settore, quello dell’automazione e il controllo degli accessi.

Riello Elettronica è un gruppo composto da 23 società, con 9 stabilimenti produttivi distribuiti nel mondo. Le aree produttive sono quella della conversione dell’energia, quella relativa alle soluzioni di automazione e controllo a distanza per chiusure e sistemi di sicurezza (Automation) e quella relativa alla sicurezza in tutti i suoi aspetti. La Cardin è a capo dell’area Automation del Gruppo.

Sito Web: www.cardin.it

GiBiDi

La GiBiDi è attiva nella creazione e distribuzione di dispositivi per ingressi automatici sin dal 1972.

Caratterizzati dall’utilizzo di alta tecnologia, i prodotti GiBiDi vengono realizzati in due sedi produttive, quella di Casale Litta, in provincia di Varese, dedicata alla progettazione e alla produzione dell’elettronica, e quella di Poggio Rusco, in provincia di Mantova, nella quale viene progettata la meccanica, e si procede all’assemblaggio ed al collaudo dei prodotti.

L’azienda è presente in oltre 40 Paesi del mondo.

Sito Web: www.gibidi.it

PRASTEL

Prastel nasce in Italia nel 1980, per poi iniziare la propria espansione all’estero nel 1988. L’azienda si apre prima all’Europa, in particolare alla Francia, per poi approdare anche negli Stati Uniti.

Il campo di produzione riguarda diversi settori dell’elettronica, tra i quali il controllo degli accessi.

Nel 2011 Prastel viene rilevata da PRASTEL France, che spsota tutta l’attività a La Ciotat (Marsiglia).

Sito Web: www.prastel.com

NICE

Lauro Buoro fonda la Nice nel 1993, con l’obiettivo preciso di semplificare i movimenti quotidiani e creare un mondo senza barriere.

Rispetto all’offerta industriale dell’epoca, Nice propone due novità. Innanzitutto la creazione di un sistema di automazione integrato, che possa soddisfare tutte le esigenze del cliente, senza però sacrificare la semplicità di utilizzo. L’azienda punta inoltre alla comunicazione ed alla cura del design dei propri prodotti, fino ad allora considerati di scarsa importanza.

Col tempo Nice arriva ad essere quotata in Borsa, ed espande il proprio mercato anche all’estero. Ad oggi l’azienda vende i propri prodotti in più di 100 Paesi.

Sito Web: www.nice.it

RIB

Nata nel 1971 come azienda dedicata al settore militare, col tempo RIB si rivolge anche a quello civile, mantenendo però alcune caratteristiche della propria impostazione d’origine: i sui prodotti sono infatti creati per durare, ed i suoi motori figurano tra i più potenti al mondo, riuscendo a muovere pesi fino a 12 tonnellate.

Ormai nota in tutto il mondo, in abito civile RIB produce elementi diretti sia all’ambito residenziale che a quello commerciale.

Sito Web: www.rib.it

APRIMATIC

Fondata a Villafontana di Medicina (Bologna) nel 1985, Aprimatic fa parte del Gruppo URMET. Si tratta di un gruppo dedicato alla building automation, settore in cui Aprimatic opera sia a livello civile che industriale.

Sito Web: www.aprimatic.it

KEY AUTOMATION SRL

Key Automation è una giovane azienda sita a San Donà di Piave, in provincia di Venezia, con 15 anni di esperienza nel settore dell’automazione.

L’azienda dedica molta attenzione ai propri dipendenti così come ai propri clienti. La mission è quella di creare prodotti funzionali che siano semplici sia da installare che da utilizzare, caratterizzati, inoltre, da quello che viene definito design emozionale.

ROGER TECHNOLOGY

La Roger Technology nasce nel 1981 come Elettromeccanica Florian, nel garage dei due omonimi fratelli. Nel 1983 i tre decidono di abbandonare il campo della manutenzione per dedicarsi completamente agli avvolgimenti motori elettrici in serie per la produzione conto terzi. Nel 1993 fondano il primo stabilimento industriale e nel 2001 nasce il marchio Roger Technology. Quest’ultima tappa porta i fratelli Florian ad abbandonare la produzione conto terzi, per dedicarsi esclusivamente ai propri prodotti. I rappresentanti dell’azienda sono molto orgogliosi delle proprie origini italiane, ed hanno estrema cura della qualità, della sicurezza e dell’eleganza dei propri prodotti.

Una delle tappe più importanti dal punto di vista dell’evoluzione tecnologica risale al 2009, con la produzione dei motori in tecnologia digitale BRUSHLESS a bassa tensione 24V DC, accompagnati dai relativi controller digitali. Il prodotto è stato presentato alla fiera internazionale di Stoccarda del 2012.

VIMAR

Nata a Marostica nel 1945, pur essendo presente sul mercato internazionale Vimar crede molto nel proprio essere italiana. L’azienda punta alla sostenibilità ambientale prima di tutto, oltre che all’estetica, all’innovazione tecnologica ed alla semplicità installativa dei prodotti. Vimar si è evoluta di anno in anno insieme ai propri clienti, interpretando via via i diversi stili abitativi che si sono diffusi con l’evolversi della società.

Sensori porte finestre magnetici: vietato l’ingresso ai ladri

Vi abbiamo parlato dell’home jacking, ovvero della tecnica del furto attuato con gli inquilini in casa. Ovviamente non si tratta dell’unica tecnica, ma ce ne sono molte altre. Le più diffuse sono quelle della lastra di metallo, dei fili di colla e, soprattutto, quella del key bumping.

I fili di colla, per i ladri che amano fare le cose con calma, servono a verificare la presenza o meno di persone all’interno dell’abitazione. I malintenzionati posizionano alcuni fili di colla (difficilmente visibili) davanti alla porta chiusa. Dopo qualche tempo torneranno a controllare: se i fili sono rotti, significa che qualcuno ha aperto la porta e quindi la casa è abitata. Se i fili sono intatti, invece, la porta è rimasta chiusa, la casa è vuota e il ladro ha campo libero.

Quelle della lastra di metallo e del key bumping, invece, sono vere e proprie tecniche per l’apertura di porte e serrature in genere. La lastra, sottilissima, viene infilata tra lo stipite e la porta, per poi essere mossa con movimenti studiati fino a far scattare la serratura. Quella del key bumping, invece, è la classica tecnica da film. All’interno della serratura viene infilata una chiave speciale, o un grimaldello, capaci di raggiungere tutti i cilindri. Utilizzando poi un martello, o comunque un oggetto pesante, viene inferto un colpo secco alla chiave, in modo che i cilindri scattino, aprendo la serratura.

⚠ Anche queste tecniche, come quella dell’home jacking, possono causare guai con l’assicurazione, poiché non lasciano alcun segno di scasso. ⚠

È semplice intuire che, per non essere vittime di furti perpetrati con tecniche simili, è importante dotarsi di porte e infissi molto solidi, e di serrature ancor più solide e realizzate sulla base degli standard più attuali. Molti tecnici del settore consigliano cilindri anti-bumping o, ancor meglio, il cilindro europeo. Quest’ultimo, in caso di tentativi di manomissione, fa scattare dei sistemi di protezione che bloccano la serratura.

Purtroppo però, rinnovare porte e infissi può costituire una spesa notevole, che non tutti sono in grado di affrontare. Per non parlare poi del fatto che, nel caso di appartamenti in affitto per esempio, si potrebbe non avere l’autorizzazione ad effettuare lavori. Cosa si può fare allora?

La soluzione migliore, in questo come negli altri casi, sono i sensori specifici per i varchi come porte e finestre.

Ne esistono diverse tipologie, che potrete scegliere e acquistare nello store WallMall. I più diffusi sono i sensori magnetici. Si tratta di una coppia di elementi che, una volta accostati creano un vero e proprio campo magnetico. Le due parti vanno affisse su anta e stipite di porte e finestre che, una volta chiuse, saranno protette dal campo magnetico. Finché non sarete voi a disattivare l’impianto d’allarme, infatti, ogni apertura interromperà il campo creato dal sensore, facendo immediatamente scattare l’allarme.

WallMall offre ai propri clienti un ampio ventaglio di sensori magnetici, singoli o in kit ed in colorazioni diverse, oltre che con specifiche funzioni. Nel nostro store troverete infatti quelli più adatti alle finestre ma anche quelli specifici per portoncini o per porte blindate e basculanti ad esempio.

In questi ultimi casi molto utile può risultare un’altra tipologia di sensori che WallMall offre ai propri clienti: i sensori a incasso, disponibili anche nel modello a sigaretta. Si tratta di sensori magnetici che hanno la particolarità di risultare invisibili una volta installati.

La chicca 🔔

Non adatti alle serrature ma molto comodi per le finestre, in particolar modo d’estate, sono i sensori cosiddetti a tenda. In questo caso i due elementi comunicano tra di loro creando una vera e propria barriera, garantendo così la vostra sicurezza anche con le finestre aperte.