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Il ladro consiglia…
Vuoi mettere in sicurezza la tua casa e sei alla ricerca di un esperto: a chi rivolgersi? Quale figura è la più competente in materia di furti? Un poliziotto? Un vigilante? O magari un installatore di antifurti? Tutte queste persone sapranno sicuramente darti un consiglio, ma il più esperto di tutti è un altro: il ladro.
Se proprio non riesci a immaginarti in una conversazione con un interlocutore dotato di passamontagna e grimaldello stai pure sereno, qualcuno lo ha fatto al posto tuo. E non uno qualunque, ma addirittura Joseph B. Kuhns, professore dell’Università di Charlotte, in North Carolina.
Ebbene sì, il professore ha pensato di pubblicare uno studio sui furti che ne comprendesse ogni aspetto. Per essere esaustivo, volendo includere elementi come la preparazione del colpo, le motivazioni, i periodi e le tecniche preferite ecc, Kuhns ha ben pensato di lasciar perdere le varie statistiche in circolazione per intervistare direttamente i ladri ospiti degli istituti di detenzione.
Se sei curioso di approfondire e mastichi un po’ di inglese, qui potrai trovare l’intera pubblicazione e divertirti a spulciare. Ma quello che ci interessa farti sapere subito è ciò che concretamente può esserti utile: i migliori modi per difenderti da furti e intrusioni indesiderate.
La parte più interessante delle interviste, infatti, ha fatto emergere quelle che sono le principali motivazioni che spingono i ladri ad abbandonare l’idea del furto o quantomeno a cambiare obiettivo: vediamo insieme quali sono.
Di certo, le cose più temute sono la presenza di inquilini in casa e la vicinanza di istituti militari, come caserme o questure. Al di là delle scene da film in cui si vedono intere famiglie soggiogate dai malviventi, infatti, l’obiettivo reale di questi ultimi è ottenere il massimo risultato col minimo sforzo. Decisamente meglio un bel bottino raccolto velocemente in una casa vuota, rispetto al gestire gli abitanti della casa, che potrebbero in qualche modo minare il successo dell’operazione.
Se la vicinanza della casa agli istituti militari non ha bisogno di spiegazioni, al terzo posto della classifica troviamo i rumori, altrettanto facilmente spiegabili: rumore in casa = proprietari presenti, quindi si torna al via come a Monopoli.
Esaurito il podio, arriviamo al posto più interessante della classifica, ovvero il quarto, temuto dal 46% degli intervistati: l’antifurto. Ebbene sì, i primi posti sono indicativi ma poco utili. Non puoi infatti trasferirti accanto all’aeronautica né rimanere in casa per tutto il resto della tua vita. Però puoi scegliere di installare un buon antifurto per la casa, come quelli che ti propone WallMall. Nel nostro store troverai tutto ciò che ti serve per il tuo sistema d’allarme, dai sensori alla centralina passando per le sirene, fino ad arrivare addirittura alle batterie!
Il resto della classifica è poi molto ricco, comprende vicini, macchine parcheggiate, traffico, cani e telecamere, solo per dirne alcune. Se però il tuo amico a quattro zampe farebbe le feste anche a Jack lo Squartatore, gli impianti di sicurezza WallMall sono ciò che fa per te!
ATTENZIONE ⚠
Nonostante quella del furto notturno sia l’idea più diffusa nell’immaginario collettivo, la ricerca dell’Università del North Carolina mette in luce una realtà diversa: il momento preferito per i furti è costituito dalle ore diurne durante i giorni feriali. Questo perché non soltanto gli inquilini della casa tendono ad uscire, ma lo fanno anche, di solito, in maniera prevedibile (orario lavorativo, necessità di accompagnare i figli a scuola ecc.).
Cosa è un Anti Jammer?
Un jammer è un disturbatore di frequenza, comunemente detto inibitore. Specifichiamo, innanzitutto, che si tratta di una tecnologia nata per scopi esclusivamente militari. Oggi, purtroppo, questo tipo di dispositivi è facilmente reperibile, in particolar modo attraverso il web, ma si tratta di prodotti in vendita illegalmente, poiché l’utilizzo civile del jammer non è permesso. Nella comunità europea, infatti, non è ammesso bloccare né la ricezione è né l’emissione di segnali GSM. Va specificato, inoltre, che i jammer non dispongono del marchio CE. Di conseguenza non solo ne è vietato l’utilizzo, ma in realtà essi non potrebbero proprio circolare nell’UE e tantomeno, quindi, essere commercializzati.
Dicevamo che si tratta di un disturbatore di frequenza: cosa significa in termini pratici? Tutti i dispositivi wireless che utilizziamo, comunicano attraverso determinate frequenze. Questo vale anche per l’antifurto per la casa, composto, come sappiamo, da diversi elementi. I sensori individuano gli intrusi e ne comunicano la presenza alla centrale, ma, se la frequenza di comunicazione tra i due viene disturbata o interrotta, il sensore, pur rilevando l’intrusione, non riuscirà a comunicarla alla centrale, rendendo quindi il sistema d’allarme del tutto inutile. Per questo motivo i jammer sono molto in voga tra i topi d’appartamento.
Ne esistono di vari tipi, da quelli tascabili a quelli tanto grandi da aver bisogno di un supporto. Essi si differenziano anche per le frequenze che riescono ad inibire: esistono infatti quelli efficaci su una singola frequenza, e quelli a banda larga, in grado di inibire due o più frequenze. Naturalmente, uno spettro più ampio corrisponde ad una maggiore efficacia e, di conseguenza, ad un rischio maggiore di manomissione dell’antifurto.
Come evitare questo problema?
Molti consigliano l’adozione di un impianto filare o integrato. Ma non sempre questa soluzione è adottabile. Un impianto filare, infatti, è più complicato da installare, prevede una predisposizione dell’impianto elettrico e, spesso, è molto più costoso di quello wireless, quindi non alla portata di tutti.
Ma non disperate, una soluzione alternativa esiste, e si chiama anti jammer. Come il nome suggerisce, l’anti jammer serve a bloccare l’azione dei tanto temuti jammer, ma in che modo? Questo tipo di sensore rileva il malfunzionamento, ovvero l’impossibilità di comunicazione, leggendolo come un segnale di pericolo. Per questo motivo, se il disturbo non si interrompe immediatamente, il sensore anti jammer comunicherà l’allarme alla centrale, che provvederà, attraverso un combinatore telefonico o un altro sistema precedentemente installato, a contattare la vigilanza o le forze dell’ordine.
Appendice
Anche la legislazione italiana, come quella europea, vieta ai civili l’utilizzo di dispositivi jammer. Nello specifico, uso ed installazione sono sanzionati dagli articoli 340, 617 e 617bis del Codice Penale. In particolare, gli articoli 617 e 617 bis si riferiscono rispettivamente, a cognizione, interruzione o impedimento di comunicazioni altrui, ed all’installazione di apparecchiature atte a impedire o ad intercettare comunicazioni altrui. L’articolo 340, invece, si riferisce all’interruzione di un servizio pubblico o di pubblica utilità.
Detrazione Fiscale 2021: come risparmiare il 50% sull’acquisto del tuo nuovo antifurto per la casa.
Ci sono molti fattori che incidono sulla scelta dell’affrontare o meno una spesa. Tra questi, un elemento non da poco è costituito dalle eventuali detrazioni fiscali. Questa opzione è disponibile anche per l’acquisto di un antifurto. I bonus casa sono stati infatti confermati dall’ultima legge di bilancio, questo significa che è possibile usufruirne fino al 31 dicembre 2021.
Nell’elenco degli interventi edilizi per i quali è possibile usufruire dell’agevolazione fiscale redatto dall’Agenzia delle Entrate, rientrano anche quelli definiti come:
«relativi all’adozione di misure finalizzate a prevenire il rischio del compimento di atti illeciti da parte di terzi. Per “atti illeciti” si intendono quelli penalmente illeciti».
ATTI PENALMENTE ILLECITI INDIVIDUATI DALL’AGENZIA DELLE ENTRATE |
furto |
aggressione |
sequestro di persona |
Anche per le spese attinenti all’acquisto di un nuovo antifurto per la casa è quindi possibile richiedere la detrazione.
Più nello specifico, per un importo totale che ammonti ad un massimo di 96.000 € di spesa relativo al progetto di ristrutturazione di un’abitazione, si potrà usufruire di una detrazione IRPEF del 50%, che andrà suddivisa in dieci rate annuali del medesimo importo.
Come dicevamo, quindi, anche l’antifurto rientra nelle spese detraibili, che includeranno perciò l’acquisto di materiali, l’installazione, eventuali valutazioni di un esperto del settore, l’IVA e la progettazione. Tra i materiali rientrano non soltanto i sistemi di antifurto, ma anche quelli di videosorveglianza ed altri accessori utilizzabili per garantire la sicurezza, come porte blindate, cancelli, serrature, vetri antisfondamento e affini.
Naturalmente sarà il proprietario dell’abitazione nella quale sarà installato l’antifurto a poter richiedere la detrazione, ma il diritto si estende anche ad altri soggetti. La detrazione fiscale per l’anno 2021 potrà infatti essere richiesta anche da:
• titolari di diritti reali o personali sull’immobile
• conviventi, che siano coniugi o conviventi di fatto
• conviventi more uxorio
• parenti fino al terzo grado ed affini entro il secondo
• coniuge separato (al verificarsi di determinate condizioni)
• inquilini, locatari o comodatari
• proprietari o nudi proprietari
• soci di cooperative divise e indivise
• imprenditori individuali, per gli immobili non rientranti fra i beni strumentali o merce
• soggetti indicati nell’articolo 5 del Tuir che producono redditi in forma associata, alle stesse condizioni previste per gli imprenditori individuali
Per facilitare la comprensione di ciò che questo tipo di agevolazione comprende, l’Agenzia delle Entrate ha stilato anche un elenco esemplificativo degli interventi che vi rientrano. L’elenco in questione è così composto:
• rafforzamento, sostituzione o installazione di cancellate o recinzioni murarie degli edifici
• apposizione di grate sulle finestre o loro sostituzione
• porte blindate o rinforzate
• apposizione o sostituzione di serrature, lucchetti, catenacci, spioncini
• installazione di rilevatori di apertura e di effrazione sui serramenti
• apposizione di saracinesche
• tapparelle metalliche con bloccaggi
• vetri antisfondamento
• casseforti a muro
• fotocamere o cineprese collegate con centri di vigilanza privati
• apparecchi rilevatori di prevenzione antifurto e relative centraline.
È bene ricordare sempre che sono detraibili solo le spese sostenute per gli interventi sugli immobili. Prendendo quindi ad esempio il penultimo punto dell’elenco, che cita “fotocamere o cineprese collegate con centri di vigilanza privati”, va specificato che saranno detraibili le spese per l’acquisto e l’installazione di queste componenti, ma non le spese per il contratto con un istituto di vigilanza.
Ma in quale tipo di interventi edilizi può essere inquadrata l’installazione di impianti d’allarme per la casa? In base a quanto specificato dall’Agenzia delle Entrate, essa può essere compresa tra gli interventi di: manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria, interventi di restauro o risanamento conservativo e di ristrutturazione edilizia.
In molti si chiedono poi se, la spesa per un antifurto per la casa, possa rientrare nel bonus mobili, ma la risposta a questa domanda è negativa. Il bonus mobili, infatti, è una detrazione fiscale del 50% prevista per l’acquisto di nuovi mobili. Essa si applica all’acquisto di manufatti (come letti, tavoli, sedie, comodini, librerie, divani ecc.) e di grandi elettrodomestici di classe energetica non inferiore alla A+ per quelli provvisti di etichetta, e di quelli sprovvisti di etichetta nei casi in cui quest’ultima non risulti essere obbligatoria.
È importante precisare però che, pur rientrando tra le detrazioni fiscali per ristrutturazione edilizia, il contributo relativo all’acquisto di un antifurto per la casa può essere richiesto anche senza effettuare lavori di ristrutturazione.
La detrazione del 50% in sintesi
Se ipotizziamo di affrontare una spesa, ad esempio, di 24.000 euro per la ristrutturazione e la messa in sicurezza della nostra casa, includendo quindi anche l’acquisto e l’installazione di un antifurto, potremo usufruire di una detrazione massima di 12.000 euro, che verranno suddivisi in rate di 1200 euro distribuite nell’arco di dieci anni.
C’è però un elemento al quale bisogna fare attenzione: le modalità di pagamento.
Affinché l’Agenzia delle Entrate possa verificare l’effettivo diritto ad usufruire delle detrazioni, queste spese andranno sostenute mediante quelli che vengono definiti bonifici parlanti. Un bonifico parlante si distingue da quello ordinario perché contiene più informazioni di quest’ultimo, e può quindi dimostrare in maniera inequivocabile di avere diritto a determinate agevolazioni.
Un bonifico ordinario deve contenere dati personali e iban del destinatario, insieme alla causale per cui la spesa viene sostenuta. Un bonifico parlante, invece, deve contenere i dati del bonifico ordinario oltre a partita IVA o codice fiscale di chi effettua i lavori, i dati delle fatture emesse da quest’ultimo, codice fiscale del o dei beneficiari e, insieme alla causale, la norma relativa alle agevolazioni delle quali si vuole usufruire.
La norma, nello specifico, è l’articolo 16 bis del Testo Unico delle imposte sui redditi n°917 del 22 dicembre 1986 (con i relativi aggiornamenti). Al bonifico, sia che esso venga pagato in banca o presso Poste Italiane, verrà applicata una ritenuta d’acconto dell’8%.
Esistono poi delle modalità alternative di fruizione della detrazione. Si può infatti ottenere la cessione di un credito di imposta che prevede la facoltà di cessione ad altri soggetti, oppure di uno sconto da parte dell’impresa che effettua i lavori o dei fornitori, che a loro volta potranno recuperarlo come credito d’imposta con facoltà di cessione del credito. Naturalmente in entrambi i casi l’importo sarà equivalente a quello che sarebbe stato l’importo della detrazione.
Per l’installazione di un antifurto per la casa è possibile usufruire anche dell’IVA agevolata al 10%.
Essa però non sarà applicata all’intera spesa sostenuta, ma al totale meno il costo dei materiali. Se ad esempio spendiamo 1600 euro, di cui 600€ per l’impianto e 1000€ di manodopera, l’IVA al 10% potrà essere applicata ad una somma di 1600€ – 600€, ovvero 1000 euro.
Puoi acquistare quindi il tuo antifurto per la casa WallMall usufruendo della detrazione fiscale prevista per il 2021. Ti basterà completare il tuo acquisto, scegliere il bonifico come modalità di pagamento ed inviarci una mail a info@wallmall.it con i tuoi dati fiscali. Entro poche ore riceverai la nostra fattura in modo da inserirne i dati nel bonifico parlante. Approfitta della nostra della nostra decennale esperienza nel settore per ricevere consigli e chiarimenti sull’argomento, riuscendo così ad ottenere le agevolazioni previste per il 2021. Sul nostro sito avrai inoltre la possibilità di scegliere ed acquistare tutti le componenti del tuo antifurto, dalla centrale ai dispositivi di allarme, passando per un’ampia gamma di sensori.
In definitiva
- potranno usufruire della detrazione tutti i proprietari, gli inquilini ed i titolari di un diritto di godimento sull’immobile.
- potranno essere detratte le spese per i componenti, le spese per la relazione di conformità dei lavori vigenti, l’IVA, la progettazione, la manodopera e tutte le spese professionali.
- i passaggi da effettuare per la richiesta della detrazione sono: pagare tutte le spese utilizzando bonifici parlanti ed indicare tutti i dati catastali dell’abitazione nella dichiarazione dei redditi. È inoltre importante allegare alla richiesta tutti i documenti relativi ai lavori.
Per approfondire ulteriormente l’argomento ti consigliamo la guida redatta dall’Agenzia delle Entrate che troverai seguendo questo link.
WallMall | Marzo 2021 – Il Primo anniversario del marchio
Il marchio WallMall festeggia il suo primo compleanno! 🛡
Nel 2020 il nostro logo è stato rinnovato ed è diventato un marchio registrato; Il primo logo WallMall è stato realizzato nel 2012. Si trattava di un’immagine lineare, formata da una “W” ed una “M” affiancate. Le due lettere, rappresentate graficamente una come il rovescio dell’altra, si univano formando un simbolo di continuità.
Nel corso della propria storia la WallMall si è occupata non soltanto di sicurezza, ma anche di elettronica, automazione e domotica. L’insieme di questi settori ha reso l’azienda un punto di riferimento per tutto ciò che riguarda l’abitazione, da qui l’idea di concentrarsi completamente sulla protezione della casa e la nascita del logo più recente.
La linearità del primo logo è cresciuta e si è modificata. La “W” e la “M” si sono abbracciate, formando due mani che racchiudono una casa, offrendole una piena protezione. La figura finale del logo rappresenta uno scudo, che è l’immagine che esprime appieno il nostro motto: dietro lo scudo della WallMall, infatti, la tua casa è in buone mani.
La necessità della registrazione del logo è sorta perché, già da qualche tempo, la WallMall ha avviato la produzione e vendita di articoli a proprio marchio, come per esempio l’antifurto SmartLink o la linea di Riceventi per Cancelli automatici che consentono di sostituire qualsiasi ricevente obsoleta. Per questo motivo era necessario avere un’identità che fosse riconosciuta non solo a livello nazionale, ma anche a livello internazionale.
Non a caso, la registrazione è stata affidata all’EUIPO, l’agenzia dell’Unione Europea preposta alla registrazione dei marchi a livello internazionale. Compito di questa agenzia è quello di proteggere l’innovazione e la creatività e rafforzare la proprietà intellettuale.
Clicca Qui per accedere alla pagina della registrazione ufficiale presso l’EUIPO
Curiosità
Come è nato il nome WallMall? Si tratta dell’unione delle due parole inglesi “wall” e “mall”.
“Wall” è la traduzione di muro inteso come una parete, che è l’emblema della protezione domestica, ma anche l’elemento che ci consente di definire una casa.
Mentre la seconda “Mall” è la traduzione dall’inglese del centro commerciale, o meglio ancora di un luogo dove poter fare i propri acquisti. WallMall è quindi l’insieme dei due termini, che sta ad indicare il negozio di articoli per la protezione della casa.
La WallMall, dopo il primo antifurto del 2012, in 9 anni ha raggiunto il traguardo di oltre 100.000 sistemi di allarme venduti!
Da anni il marchio WallMall si rivolge ad utenti finali, servendo singole abitazioni ma anche intere reti di condomini nazionali, nonché centinaia di installatori che oggi seguono un percorso di aggiornamento continuo.
Come scegliere l’antifurto per la tua casa.
Sono ormai dieci anni che ci occupiamo costantemente di proporre soluzioni che consentano ai clienti due cose: la facilità di installazione ed un ottimo rapporto qualità-funzionalità.
Un antifurto non è solo un apparato in grado di proteggerci da un furto, ma è anche il prodotto tra l’esperienza di chi ce lo propone e la conoscenza delle proprie abitudini nonchè del proprio ambiente domestico. Nel corso degli anni spesso ci siamo sentiti ripetere la domanda: Ma è una soluzione completa? Possiamo sentirci al sicuro?
Beh a questa domanda ci sono molte risposte, ma quella che convince più tutti è : Un antifurto deve essere una scelta consapevole basata sinceramente sulle proprie esigenze.
Prima di tutto vanno fatte alcune considerazioni sull’ambiente domestico, a questo proposito ho preparato una lista di domande che bisogna porsi prima di avviare la scelta di una soluzione:
Quanto è grande la tua abitazione e su quanti piani è disposta?
E’ fondamentale prima di tutto verificare la dimensione della propria abitazione per meglio comprendere il tipo di centrale da acquistare ed i relativi accessori.
Una superficie molto vasta va trattata diversamente, così basarsi sulla piantina della propria abitazione in modo da posizionare con migliore criterio i sensori da associare alla centrale non per ultima la sirena.
Hai già una predisposizione per un impianto di allarme?
Molte abitazioni recenti hanno gia la predisposizione per l’allarme, per capire se è così ti basterà verificare sui bordi dell’imbotte posto fra gli infissi interni e quelli esterni, dovresti trovare un foro con dentro un cavo o al massimo un tappo che ti consentirà poi di inserire. In questo caso può optare per una centrale che ti consenta sia la connessione filare, ove possibile, sia la connessione wireless. Qualora non avessi alcuna predisposizione non disperare poichè le moderne centrali allarme consentono una connessione wireless con tutti i sensori e le sirene.
Ti suggeriamo di inviare insieme alla tua richiesta di preventivo anche qualche dato sul tipo di installazione che intendi fare.